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Apr 2017
Numero N. 411
CMC: leader nel ciclo delle acque

La cooperativa di Ravenna e' tra i principali operatori internazionali nelle infrastrutture del ciclo delle acque, in particolare tunnel sotterranei. Fondata nel 1901, e' attiva nelle grandi opere pubbliche, nelle infrastrutture e nell'edilizia commerciale. Opera in piu' di 30 Paesi, in Europa, Africa, Asia e America e occupa 8.000 persone.

Abbiamo incontrato il presidente Massimo Matteucci per parlare delle iniziative piu' recenti. E per farci rivelare le sue esperienze di successo...

Ti conosciamo come una persona  molto impegnata a portare la cooperativa tra i leader di settore, ovvero interessata a competere meglio lavorando meglio. Vorrei chiederti come assicuri la linea strategica del tuo gruppo, cioè quali sono le cose importanti da fare, come le concepisci e come le diffondi all'interno?

L'obiettivo di CMC è sempre stato quello di primeggiare nell'innovazione tecnologica e nel saper fare per perseguire obiettivi sfidanti in Italia e all'estero. Questa vocazione ci ha portato a essere riconosciuti nel mercato mondiale delle infrastrutture portuali, marittime e legate al ciclo delle acque. Siamo tra i principali operatori nella costruzione chiavi in mano di centrali idroelettriche (l'ultima in Sud Africa insieme a Impregilo). L'articolazione territoriale associata alla specializzazione tecnologica sono gli elementi distintivi su cui poggia la nostra strategia.   


La produttività è un fattore cruciale per il successo aziendale. Come organizzi l'azienda che guidi affinché funzioni tutto al meglio, con la massima produttività del lavoro e delle risorse impiegate?

La nostra scelta è stata quella di lavorare con continuità sulla qualità e sul valore aggiunto. Ad esempio in Cina siamo presenti dal 1989: i cinesi hanno sviluppato la loro tecnologia che continuano a migliorare ma noi riusciamo a essere competitivi a casa loro.  

Vorrei parlare di risorse umane e chiederti come gestisci il rapporto con i tuoi manager. Come li motivi e come li misuri?

Il coinvolgimento, per un'azienda così articolata sul territorio, verte non solo sul saper fare e sulle competenze professionali ma si basa anche sull'identità e sulla fidelizzazione. I territori in cui agiamo assistono al nostro radicamento: i nostri tecnici si fermano e creano le loro famiglie con la conseguenza che i nostri eventi sono ricchi di cinesi, filippini, arabi, statunitensi, ecc. con più di 44 lingue diverse parlate al nostro interno. Degli 8.000 collaboratori, circa 2.200 rappresentano la struttura portante dell'azienda. 


Hai avuto occasione di rilasciare una dichiarazione generosa nei nostri riguardi, relativa alla nostra collaborazione professionale. Vorrei chiederti come valuti il contributo della consulenza di direzione per le aziende italiane.

L'ho sempre valutato positivamente perché nei momenti di cambiamento e di crescita, in particolare, quando l'azienda è chiamata a dover dare il meglio di sé, la visione esterna e la competenza culturale sanno alimentare il dubbio, far ragionare, valutare le alternative  e scegliere la strada migliore. Per me è stato un grande aiuto.

Grazie per aver condiviso le tue esperienze di successo. 
 

Applicazione in azienda: Diventare e rimanere azienda di riferimento nel mondo per il proprio settore è un successo straordinario. Richiede visione chiara e grande efficacia dell'organizzazione. La consulenza, se ben inserita in azienda, è un'alleata preziosa del vertice perché porta visioni esterne e contributi di conoscenza e di esperienza che accelerano i cambiamenti e abbattono i rischi d'insuccesso.
Parola Chiave: parla il capo azienda
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