I cardini del futuro sono i cambiamenti in corso: nella societa', nei valori emergenti, nella demografia, nelle scienze e nella conoscenza.
Conviene, allora, concentrarsi su di essi, comprendere quali potranno avere piu' rilevanza per la nostra azienda e trovare il modo di trasformarli in opportunita'.
Il difficile e' che "devi essere astuto come l'uomo della strada e intelligente come uno istruito per trovare gli strumenti giusti poiche' in diversi momenti ci sono differenti fattori che trasformano il mercato". Allora come scoprirli?
Lo studio dei trend emergenti e del loro impatto sulle nostre aziende ci fa perdere di vista un fatto ineluttabile: ogni sforzo di predire il futuro si scontra con una percentuale d'insuccessi talmente alta da vanificare lo sforzo stesso. "Un orologio rotto è ancora giusto due volte al giorno", così i profeti del giorno dopo mostrano con orgoglio i trend che hanno intuito in anticipo ma evitano di indicare quelli che non hanno colto. La varietà e le interrelazioni degli elementi – valori, percezioni e obiettivi che influenzano il concretizzarsi di un cambiamento sociale - sono talmente complesse da spiegare l'impossibilità pratica di previsione. Bisogna accettare che lo studio dei trend emergenti oggi non dispone di un metodo consolidato per avere risposte convincenti.
Allora come comportarsi?
I cambiamenti in corso sono innumerevoli e l'impatto di ciascuno riguarda più settori. Una recente ricerca americana indica i più gettonati:
Ambiente e energia
Congestione dei canali distributivi
Competizione incalzante
Globalizzazione
Ingresso di nuovi concorrenti
Espansione di internet
Limite delle materie prime
Low-cost
Mercati maturi
Modernizzazione di Cina e India
Migrazioni di massa
Minaccia alla sicurezza
Nuovi comportamenti dei consumatori (post-moderno, tribù, ecc.)
Polarizzazione dei consumi
Salvaguardia del pianeta
Saturazione dei mercati
Sviluppo dei Paesi emergenti
Velocità del processo di cambiamento continuo
I fenomeni sono sotto gli occhi di tutti ma solo pochi sanno vedere le opportunità. La questione più utile da porsi, allora, è quella di scoprire quali sono gli eventi già accaduti che non si conciliano bene con gli assunti alla base delle nostre decisioni e da qui elaborare ulteriormente il nostro pensiero per creare nuove realtà.
Gli esempi sono innumerevoli: proviamo a pensare alla passione dei giovani per la musica. Il mercato era dominato da vent'anni dal walkman della giapponese Sony quando la rivincita americana è nata, nel 2001, proprio dalla capacità di riconoscere fenomeni che erano sotto gli occhi di tutti ma che solo Apple ha saputo vedere: l'iPod fu il felice connubio tra la passione dei giovani di scaricare la musica da internet, l'MP3 e il knowhow disponibile in azienda. Ora, la musica i giovani la sentono con le app nello smartphone. E domani?
La sfida è quella di sfruttare i cambiamenti in corso e utilizzarli come opportunità. Gli ingredienti sono sempre tre: una ‘passione' che rappresenta un ‘bisogno', uno strumento e una tecnologia applicativa. E ricordiamo che “il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è" (Buddha).