La nuova tecnologia gia‘ arricchisce la percezione sensoriale nei cruscotti dell'automobile e nella chirurgia a distanza e sta trovando altre applicazioni che dilatano i mercati. E la realta‘ mixata - fisica e digitale - apre nuovi orizzonti.
Chi non conosce Matrix? Lo conosciamo tutti cosi‘ bene che solo pochi non hanno desiderato almeno una volta di sperimentarlo. Ora e‘ possibile vivere in un mondo Matrix lavorando.
La realta‘ aumentata sta cambiando il modo con cui le aziende servono i clienti, formano i collaboratori, progettano e realizzano i prodotti: cioe‘ il modo di competere dell’azienda nel mercato. Inoltre le nuove applicazioni determinano una rivoluzione negli e.Job aprendo nuove opportunita‘. Vediamo come...
La realtà aumentata migliora la sicurezza informatica
Configurazioni digitali tridimensionali sono come mondi Matrix per pattugliare le reti di computer: war room dove visori che intensificano la realtà fanno operare in mondi digitali, immersi nella realtà virtuale. Così si interagisce come nei videogame.
La start-up texana ProtectWise ha lanciato sul mercato una soluzione, chiamata Immersive Grid, per la cyber security.
I componenti hardware, per esempio i pc o gli smartphone della rete, sono rappresentati come se fossero edifici di un’area residenziale: un quartiere nella città senza fine di internet.
Invece di avere il giardino, la gente, il luogo di culto, i vari negozi, cinema e via dicendo, nel caso di un’azienda avremo le suddivisioni in aree geografiche (i mercati) e i dipartimenti che se ne occupano sono singoli edifici.
In questo modo, ad esempio, un addetto alla sicurezza informatica entra nell' edifico relativo al marketing dei mercati del Sud Europa - in realtà nei server, computer e smartphone utilizzati da questo dipartimento aziendale -. Girando al suo interno può individuare anomalie e attacchi. Quindi può agire e, se necessario, metterlo in quarantena affinché non rechi danni ad altri edifici, ovvero al sistema aziendale.
In questo ambiente si procede usando il filtraggio visuale. Si aprono così ampi spazi per chi ama i video game ed è esperto nel muoversi in ambienti di guerra. Questa competenza è proprio ciò che serve per cogliere la minaccia di una intrusione informatica e di contrastarla usando le armi in dotazione nel veicolo di pattuglia di Immersive Grid: anche chi non ha una conoscenza informatica può lavorarvi!.
Il fatto che i dati appiano in forma visuale, resi graficamente come se si trattasse di un videogame, fa si che si aprano opportunità di lavoro qualificato, ad elevato reddito, anche a persone senza esperienza informatica che diventano abili nel gestire gli imprevisti e i rischi di un ambiente digitale.
Dalla realtà aumentata a quella mixata
Oltre la realtà aumentata, cioè la tecnologia che impone immagini digitali al mondo fisico, c’è quella mixata in cui s’integrano elementi reali fisici ed elementi reali digitali che interagiscono insieme, condivisi da tutte le persone che usano un apposito visore.
Allora è possibile che nel nostro ufficio, sul nostro tavolo, si ponga un modello fisicamente reale, ad esempio una lampada di cui si voglia miglorare il design e la funzionalità. I colleghi in giro per il mondo apportano modifiche in tempo reale modificando e inserendo dei componenti reali solo digitalmente. Alla fine si ottiene un prodotto finito mixando componenti reali e digitali visibili con l’apposito visore per la mixed reality.
Questo vale per un nuovo componente tecnico o un nuovo prodotto finito ma anche per molti altri casi. Ad esempio, un chirurgo deve inserire una protesi ad un paziente e, durante l’operazione, può essere collegato in realtà mixata con un collega specialista, che si trova all’altra parte del mondo, il quale può suggerire come fare le incisioni nel tessuto simulando in maniera digitale, ma reale, di farlo sul tessuto del paziente senza ovviamente incidere effettivamente le carni. Ma è come se lo avesse fatto e l’esperienza è utile al collega che sta per farlo.
I mondi digitali e gli avatar
Ulteriori passi si stanno facendo nel creare nuovi mondi digitali, sull’onda di 2nd Life del fisico Philip Rosedale che risale al 2003, nei quali si accede, si vive, si sperimenta, si comunica e si compra attraverso un avatar tridimensionale, conforme alla nostra immagine reale.
Tra breve il nostro avatar potrà transitare tra diversi mondi digitali: un po’ come viaggiare in fondo al mare o in cina all’Everest, o da Tokio a Buenos Ayres, indossando abiti formali o sportivi, visitando ambienti dal design accattivane, scegliendo cibo e bevande, entrando in shopping center dalle offerte irresistibili: tutte proposte che si trovano anche nel mondo fisico ma che si possono già acquistare anche nel mondo digitale.
Le nuove realtà aumentata e mixata e i mondi digitali cambiano il modo in cui le aziende competono sul mercato e aprono nuove prospettive a molti settori. Design, moda, turismo, intrattenimento, alimentazione, sport e progettazione sono solo alcuni esempi.
Paolo Dealberti