18
Feb 2013
Numero n. 212
Anonimato o titolarita' dei capitali?

C’è sovente interesse a mantenere l’anonimato sui capitali. Qual e' il costo? E in Svizzera? Quale invece il costo della conversione volontaria in titolarita'? In 3 casi puo' costare di meno.

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C’è sovente interesse a mantenere l’anonimato sui capitali. Qual e' il costo? E in Svizzera? Quale invece il costo della conversione volontaria in titolarita'? In 3 casi puo' costare di meno.


Si sta operando per armonizzare le fiscalita' dei diversi paesi dell’UE e dei cosiddetti “paradisi fiscali”. Italia e Svizzera intendono raggiungere un accordo sulla tassazione dei capitali in cambio del mantenimento dell’anonimato. Imposta liberatoria per il passato, tra il 15% ed il 35%, e tassazione dei redditi futuri di capitale come in Italia, 20%. Ci sarebbe differenza di costo rinunciando all’anonimato e promuovendo volontariamente la titolarita'?

Il nostro esperto Stefano Noro si e' occupato spesso della materia.
Una persona che volesse regolarizzare i capitali detenuti all’estero dovrebbe compilare il quadro RW del Modello Unico, indicando il valore detenuto al 31 dicembre.
• La prima contestazione mossa dall’agenzia delle entrate riguarderebbe la presunzione che tali somme corrispondano a redditi sottratti a tassazione in Italia, nell’anno in cui le stesse vengono identificate, e l’intero importo verrebbe considerato reddito imponibile con imposte e sanzioni quasi pari all’intero capitale. La presunzione ammette la prova contraria e il contribuente o riesce a dimostrare che i capitali sono stati tassati preventivamente in Italia o che non vi erano i presupposti per essere assoggettati ad imposizione diretta (eredita' o redditi guadagnati mentre non si era fiscalmente residente in Italia) oppure dimostra che i capitali sono stati costituiti all’estero in periodi di imposta non piu’ accertabili e quindi almeno dall’anno 2003.
• La seconda contestazione, la mancata compilazione del quadro RW, ove indicare le attivita' finanziarie detenute all’estero al 31 dicembre di ogni annualità. Verrebbe calcolata una sanzione unica per tutte le annualità accertate.
• La terza contestazione sarebbe la presunzione che i capitali all’estero abbiano avuto una redditivita' e quindi verrebbero accertati redditi di capitale per il periodo verificato che e' di soli quattro anni.
In conclusione la titolarita' volontaria sarebbe vantaggiosa in tre casi: se il denaro e' stato costituito all’estero prima del 31.12.2003; se tra il 1 gennaio 2004 ed oggi non vi sono stati significativi ulteriori versamenti e nel caso di decesso del titolare del conto.
In calce a questo mio editoriale trova “leggi l’articolo” dell’esperto dove sono esposti i calcoli in dettaglio.

Applicazione in azienda: valutare con attenzione il caso specifico prima di decidere se ricorrere all’anonimato rispetto alla titolarità dei capitali
Parola Chiave: finanza
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Risultati ad oggi
Quali le sue opinioni in materia?
  • Ci sono casi in cui l'anonimato risponde a effettive necessita' di difesa della privacy - una risorsa da noi ancora poco apprezzata -. Queste esigenze devono bilanciarsi con i processi in corso di armonizzazione fiscale in Europa - e non solo - e di trasparenza (almeno nei riguardi delle istituzioni pubbliche)
    Piercarlo Ceccarelli
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Piercarlo Ceccarelli
Piercarlo Ceccarelli 25/02/2013 11:19:22

Tiriamo le fila della discussione...

Un argomento delicato quello di valutare l'interesse a mantenere l’anonimato sui capitali. Ma ci sono casi in cui l'anonimato risponde a effettive necessita' di difesa della privacy. Oltre ai tre casi trattati da Impronte, in cui la titolarita' e' vantaggiosa per i capitali detenuti in Svizzera in modo anonimo, avete presentato altri casi e indagato la situazione di altri Paesi. Infatti, la globalizzazione fa aumentare il numero delle transazioni internazionali e l'esigenza di parcheggiare capitali in varie nazioni complica la materia. La casistica è piuttosto articolata e riguarda gli specialisti. La tendenza che osserviamo, di cui dobbiamo tener conto come leader d'impresa, è la promozione in atto di processi di armonizzazione fiscale in Europa e accordi con gli altri paesi. L'esigenza di privacy deve bilanciarsi con quella di trasparenza nei riguardi delle istituzioni pubbliche. Alla prossima discussione. Cordialmente