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Set 2012
Numero N. 189
Bisogna pur tutelarlo il nostro patrimonio personale

Si possono tenere i creditori lontani dal proprio patrimonio? Si può difendere il risparmio di una vita? A certe condizioni è possibile.

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Trovarsi improvvisamente con il patrimonio personale annullato da azioni dei creditori è esperienza non augurabile. La tutela del patrimonio è una condizione da sempre presente nella mente d’imprenditori e amministratori poiché un evento negativo, imponderabile o involontario, può mettere a rischio quanto accumulato faticosamente negli anni e minare la sostenibilità della propria famiglia. Penso ad azioni di responsabilità e risarcimento nei confronti dell’esecutivo ma anche a un rovescio finanziario, l’errore del medico, un infortunio sul lavoro o un grave sinistro.
Come nella maggior parte delle decisioni, anche nella tutela patrimoniale assumono una fondamentale importanza i tempi dell’intervento. Occorrerebbe, infatti, pianificare e agire quando non si sono accumulati debiti e non si è avverato l’evento sfavorevole. Perché tutte le soluzioni, se ne ricorrono le condizioni, sono soggette a revocatoria ordinaria nei cinque anni successivi.

Stefano Noro, esperto fiscalista, propone i principali istituti da utilizzare per la tutela del patrimonio. Chi desidera approfondirli troverà nell’articolo una rassegna completa.
Dal fondo patrimoniale, utilizzato solo da chi è in regime di matrimonio ed è finalizzato al soddisfacimento dei bisogni della famiglia, al vincolo di destinazione, che vincola determinati beni alla realizzazione d’interessi meritevoli di tutela, a prescindere dal matrimonio. Poi, le polizze assicurative di natura previdenziale le cui somme dovute dall'assicuratore al beneficiario non sono pignorabili e sequestrabili e anche esenti dall’imposta di successione in caso di morte dell’assicurato. Il mandato fiduciario consiste nell’intestare un determinato bene a una società fiduciaria che lo amministra e gestisce secondo le istruzioni del fiduciante. Consente l’anonimato, salvo gli obblighi antiriciclaggio, ma il bene rimane nel patrimonio del fiduciante ed è aggredibile dai creditori che sono a conoscenza del mandato conferito.
Il trust la cui caratteristica principale è che il disponente viene spossessato e la proprietà dei beni passa al Trustee la cui l’amministrazione non deve avere ingerenze del disponente e dei beneficiari, pena la nullità dell’atto. Nel caso di beni immobili intestati a persona fisica, esso è l’unico atto - a differenza di conferimenti in s.r.l, in società estere o altro - ove, nel passaggio dei beni a beneficiari in linea retta si pagano le imposte di donazione usufruendo quindi delle relative franchigie. Tra le forme possibili il trust è quella che sta riscuotendo maggiore successo, specie per patrimoni ingenti, anche se obbliga a delegare pienamente la gestione e ciò aumenta il livello d’ansia di molti.

Vi riporto alla realtà con un mio drammatico ricordo di un imprenditore che aveva creato un’importante azienda di mobili in metallo per cucina, crescendo impetuosamente. A un certo punto il mercato ha preferito il legno, rivestito di laminato plastico o laccato, e l’impresa non ha colto i consigli e saputo trasformarsi. N’è seguito un fallimento clamoroso che ha trascinato tutti i beni dell’azienda e della famiglia. L’imprenditore si è trovato alla fine con il letto, il tavolo e le sedie e, a 60 anni, ha dovuto ricominciare da zero.
Invito tutti voi alla lungimiranza e adottare gli strumenti disponibili prima di assumere impegni rischiosi. Lo farei a inizio carriera e al crescere del patrimonio.

Applicazione in azienda: organizza in calma piatta la sopravvivenza in acque tempestose
Parola Chiave: finanza
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Risultati ad oggi
Conosce episodi dove la tutela patrimoniale è stata protagonista?
  • Uno mi ha toccato da vicino. Non ero ben difeso dai creditori e ho dovuto entrare con loro in una negoziazione estenuante per salvare almeno parte del mio patrimonio. Poi sono ripartito con un'altra iniziativa e ho subito creato un fondo patrimoniale per proteggere la famiglia che nel frattempo avevo formato.
  • Putroppo alcuni. Si tratta di esempi non sempre edificanti, dove spesso l'executive era in difetto. Ma anche episodi dove si è maturato un dramma causato dall'ingenuità del responsabile. E' una materia molto delicata sulla quale dovremmo tutti prestare più attenzione.
    Piercarlo Ceccarelli
Quali strumenti di tutela predilige?
  • Ho fatto anche una robusta polizza previdenziale, per pensare al futuro.
  • Quello veramente efficace è il Trust anche se coinvolge terzi nella gestione (quindi costi corrispondenti). In scala minore il fondo patrimoniale (o il vincolo di destinazione). La polizza assicurativa la intendo come estrema ratio.
    Piercarlo Ceccarelli
(*) La percentuale è riferita al totale dei votanti

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Piercarlo Ceccarelli
Piercarlo Ceccarelli 12/09/2012 15:42:53

La materia è molto interessante e spesso sottovalutata per scoprire, quando la si affronta, che sarebbe stato meglio farlo anni addietro.Non si tratta di nascondersi dietro a una barriera o di rifuggire alle proprie responsabilità. Si tratta di difendere quello che si è onestamente guadagnato!

Tiriamo le fila della discussione...

La difesa del patrimonio personale è di grande attualità, ancor più in periodi di crisi. La vostra opinione riporta alcune esperienze personali che vi hanno insegnato a difendervi meglio. Gli strumenti utilizzati vanno dal Trust alle polizze assicurative ma anche gli altri indicati nell’articolo sono praticati.

Per me rimane il consiglio di creare, presto nella propria carriera, un’adeguata protezione del patrimonio personale. Non nascondersi dietro a una barriera o di rifuggire le proprie responsabilità. Ma difendere quello che si è onestamente guadagnato! Anzi, abbiamo la precisa responsabilità di farlo per tutelare la nostra famiglia. Assumere rischio non può significare essere destinato al tracollo. Il rischio è il sale dell’innovazione. Senza rischio non si costruisce alcunché. Incentivare l’assunzione di rischio è creare dei paracadute in caso di fallimento. In modo che si possa valorizzare l’esperienza, anche negativa. Non vi pare?