Ne abbiamo spesso parlato. Ma la verità è che il consiglio d’amministrazione delle nostre aziende rimane un costoso organo formale. Il cui apporto di management è spesso insoddisfacente.
Ci sono concetti nuovi che ne migliorano l’efficienza e lo trasformano in una vitale fonte d’indirizzo per l’azienda. Reale leadership esecutiva con ruoli e funzioni specifiche. Dove ciascuno è in grado di porre le domande difficili…
L’altro giorno, durante una serrata riunione di lavoro, il mio interlocutore mi ha chiesto: per aiutare la mia azienda in un momento di bisogno, meglio portare a bordo chi fornisce una valutazione rapida ed esce di scena senza vedere il risultato finale? Oppure qualcuno impegnato a lavorare fino a successo raggiunto?
Una domanda, questa, che mi coinvolge molto. E l’esperienza accumulata mi permette una risposta chiara e diretta.
Ci risiamo. Un decreto legge di fine gennaio permette di regolarizzare i capitali detenuti all'estero.
Ecco l'accesa discussione, con il nostro esperto fiscale, che ha messo in luce un mondo cambiato dove, complice il crack che ha dato il via alla grande crisi, la finanza deve rispettare norme sempre piu' stringenti. E dove gli ex paradisi fiscali hanno cominciato a collaborare.
Tutti ricordiamo che, all'inizio dell'operazione Chrysler, Sergio Marchionne aveva dichiarato che la priorita', per Fiat, era di trovare un partner industriale. Gli aveva fatto eco John Elkann: gli Agnelli erano pronti a diluire la propria quota di controllo.
Invece, dal recente vertice di famiglia e' emerso un cambio di rotta. Gli Agnelli sono intenzionati a mantenere una quota di controllo. E Marchionne ha escluso qualunque ipotesi di aumento di capitale. Ma e' la scelta migliore?
La volonta' di mantenere il controllo e' legittima. Gli Agnelli hanno scommesso sul rilancio di Fiat quando la possibilita' di fallimento era tutt'altro che remota.
L'operazione e' riuscita ed e' comprensibile che chi l'ha portata avanti ora voglia mangiare la torta. Ma bisogna essere sicuri che la fetta non sia troppo grossa.
Il Patto di Famiglia e' un importante strumento per mitigare la criticita' delle situazioni, a volte drammatiche, che accadono nella successione aziendale. Concilia i diritti dei legittimari con l'esigenza dell'imprenditore di trasferire l'impresa a favore di uno o piu' dei propri discendenti.
La strategic governance assicura le scelte migliori per il bene dell'azienda e loro attuazione efficace, evitandone il nanismo. Contiene la corporate governance che si concentra sulla trasparenza, per tutti i portatori d'interesse.
C’è sovente interesse a mantenere l’anonimato sui capitali. Qual e' il costo? E in Svizzera? Quale invece il costo della conversione volontaria in titolarita'? In 3 casi puo' costare di meno.
La crescente complessita' richiede solide capacita' manageriali. E’ vero che i membri delle famiglie azioniste faticano a creare valore in azienda? Anche nelle imprese maggiori?
Si possono tenere i creditori lontani dal proprio patrimonio? Si può difendere il risparmio di una vita? A certe condizioni è possibile.